domenica 25 maggio 2014

"Bizzarrie della provvidenza" di Erri De Luca

"Allora restauro leggende".
Fa anche questo De Luca, e di più. L'ultima breve raccolta di poesie porta l'Antico Testamento in rima. E lo lega ad ispirate visioni di quotidianità prossima, cronaca, vulnerabilità dell'animo umano, bisogni primari e fortunose e fortunate necessità.
C'è tempo da dedicare a Noè come a Sansone, a Davide come a Giona e mischiarlo ad odori, umori, sentimenti scivolando in osservazioni non mediate.
C'è la vita e la morte, l'attesa e lo spasimo, l'arrivo e la partenza, l'amore e l'odio, la caduta e il riscatto, la mano che affonda nella terra, c'è la semina e il raccolto.
"Così è la bizzarria della provvidenza, la deviazione urgente di un singolo diventa apripista del percorso di tutti gli altri".
Parole accartocciate dietro un significato che riluce di bellezza algida nel cuore sofferente del mendicante di vita.

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