mercoledì 31 ottobre 2012

"Una voce di notte" di Andrea Camilleri

"Dottore, auguri vivissimi.."
Cinquantotto anni, prossimo alla pensione.. ma il carattere indomito di sempre Montalbano, che proprio non ci sta a rassegnarsi al malaffare, alle ingiustizie, alle imposture di un quotidiano di sopraffazione per la povera gente, agli inganni di politici corrotti, alle spietatezze della mafia.
"L'italiani non amano sentiri le voci libbire, le verità disturbano il loro ciriveddro in sonnolenza perenni, preferiscono le voci che non gli danno problemi, che li rassicurano sulla loro appartinenza al gregge".
Eppure combatte Montalbano.. combatte la stoltezza dei suoi superiori cui rispondere falsità con falsità, i tranelli di giornalisti prezzolati, la mediocrità di menti colluse coi potenti di turno convinti di disporre del destino degli uomini.
Così la morte di una ragazza brutalmente seviziata, di un direttore di supermercato, di un povero sorvegliante di notte, persino il suicidio di un politico forse celano verità che non si possono dire, da tacitare a qualsiasi costo e che pure non si possono ignorare perchè: "facenno 'na dimanna ebbi 'na mezza risposta che fu pejo di 'na bumma" e tutto perchè una voce di notte..

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