domenica 25 ottobre 2009

Nuovi fermenti nel mondo dell'editoria

Mi sembra interessante quanto scritto da Mirella Appiotti sulla prima pagina di 'tuttoLibri' de 'La Stampa' di ieri:
"Il colpo di scena di Carlo Feltrinelli: l’acchiappo dei due Nobel, il vecchio Saramago e la quasi sconosciuta Herta Müller per la «modica somma»(si dice) rispettivamente di 2 milioni e di 200mila euro, cui segue la domanda non del tutto bonaria su come ce la farà via Andegari a assorbire un’esposizione record come questa (specie ricordando, cattiveria per cattiveria,che della Müller il critico più autorevole di Germania ha lapidariamente dichiarato: «Di lei non dico niente...»). Gli equilibri tra le major. In mutamento. L’attuale schieramento dei poli: Mondadori, Rcslibri, Gruppo Mauri-Spagnol, nei prossimi mesi potrebbe diventare:Mondadori, Mauri-Spagnol, Rcs. A fronte di una minore aggressività rizzoliana cui sono mancati nelle ultime stagioni soprattutto i best sellers salvavita, Stefano Mauri e Co. hanno alzato il tiro, con incrementi per alcune testate del30% (in controtendenza rispetto al mercato) più l’acquisto totale o parziale di sigle importanti (Bollati Boringhieri, Fazi). Nel probabile vicino scontro frontale tra la supercorazzata di Segrate, priva (rimpianto o sollievo?) del tycoon Gian Arturo Ferrari impegnato con il nuovo Centro del Libro e la Gems, la battaglia si tinge anche di colore politico sempre più netto e opposto. Se le diano pure di santa ragione i due, ma non si parli di bipolarismo che in editoria significa assassinio della libertà". Ecco il link della pagina:

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