domenica 13 dicembre 2015

"Di questo amore non si deve sapere" di Ritanna Armeni.

“Per le persone romantiche l’amore occupa il primo posto nella vita, è sopra ogni altra cosa. E fino a poco tempo fa ero più vicina a questa idea di quanto non sia ora..”
Così Inessa Armand.
L’ora.. quell’ora che le farà ripensare all’assolutezza dell’amore, ha visto la donna borghese votata nel tempo alla causa rivoluzionaria nella Russia del primo novecento, conoscere le privazioni del carcere, il confino, l’esilio, l’allontanamento dagli affetti più cari per la giustezza di una idea che si andava radicalizzando accanto all’uomo che avrebbe cambiato i destini di milioni di uomini: Lenin.
L’incontro a Parigi segnerà per entrambi l’inizio di una lunga collaborazione, frutto di reciproca stima e fascinazione, di un sentimento a lungo represso, taciuto, cancellato poi dalla storia ufficiale ma non dalle memorie dei testimoni né dei protagonisti.
Quella raccontata dalla Armeni è la storia di una donna straordinaria, irriverente, moderna, intelligente, dalle forti doti di mediatrice e organizzatrice, una donna capace di sfidare le convenzioni del tempo propugnando l’amore libero e di rinunciare agli agi di un matrimonio borghese per avvicinarsi alla causa dei più deboli, degli emarginati. Tra le prime a rivendicare un ruolo nuovo per la donna nella società, a coordinare una rete di associazioni femminili a livello internazionale, a tenere testa ai protagonisti della scena politica europea in anni di guerre e cambiamenti epocali.
Segnata dalla storia e dalle disillusioni di una società -quella russa- incapace di leggere i bisogni reali della gente, di una rivoluzione imposta col sangue “i plotoni di esecuzione, le carceri affollate di traditori.. davvero la rivoluzione non poteva che scegliere una strada terribile e sanguinosa?”, tradita anche dall’uomo che amava, Lenin, che aveva sacrificato il loro amore, i sentimenti, a questioni più importanti.
Amare significa essere liberi, e la libertà è un danno per la rivoluzione.
Inessa si consuma nel dolore di un ideale perduto.
La causa cui Inessa aveva dedicato la vita, l’utopia che aveva sperato di realizzare le avevano chiesto una disciplina e una trasformazione profonda, l’avevano obbligata a regole che prevedevano l’esclusione dei sentimenti e delle emozioni dalla vita pubblica in nome di una subordinazione assoluta alle ragioni della rivoluzione”.

Una biografia attenta e curiosa quella di Ritanna Armeni. La storia di una donna che merita di essere conosciuta.

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